Via libera del Consiglio dei Ministri al testo di legge sulla tutela ambientale del Paese, che include anche misure per la gestione di rifiuti e l’economia circolare
(di Maria Carla Rota)Dal 18 ottobre 2024, in seguito alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, è in vigore il cosiddetto Decreto Ambiente: approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 10 ottobre, su proposta del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, ora inizierà il suo percorso di conversione in legge alle Camere. Quali novità contiene?
Cos’è il Decreto Ambiente
Il Decreto Ambiente o Decreto MASE è un decreto-legge (n.153, 17 ottobre 2024) che introduce misure urgenti allo scopo di semplificare i procedimenti relativi alle valutazioni ambientali, dare impulso alle bonifiche e al contrasto al dissesto idrogeologico, rafforzare la tutela delle acque e promuovere l’economia circolare.
Interviene in più punti sul TUA, Testo Unico Ambientale del 2006 (D.lgs 152/2006), principale norma di riferimento per il regolamento della disciplina ambientale.
Decreto Ambiente e gestione dei rifiuti
In materia di economia circolare e gestione dei rifiuti, in particolare agli articoli 4 e 5, viene introdotta una serie di nuove misure. Innanzitutto è previsto il rafforzamento dell’Albo dei Gestori ambientali, al quale si devono iscrivere tutte le imprese che si occupano delle attività di gestione dei rifiuti: in particolare, la rappresentanza delle categorie interessate diventa più ampia, con i membri che salgono da 19 a 21.
Vengono poi introdotte nuove norme per favorire una maggiore cura e manutenzione del paesaggio e del verde pubblico e viene semplificata la procedura per l’individuazione del Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti delle piccole imprese, in modo che le aziende possano individuare questa figura professionale senza aggravi economici.
Per quanto riguarda la gestione di particolari tipologie di rifiuti, ci sono alcune novità. Con il Decreto Ambiente gli sfalci, ovvero gli scarti vegetali da manutenzione di giardini privati (fogliame, rami, erba, fiori e piante appassite) passano dall’essere considerati rifiuti speciali non pericolosi all’essere classificati come rifiuti urbani: ciò significa che le aziende li potranno conferire nei centri di raccolta comunali.
Cambiamenti sono previsti anche nella procedura di gestione dei RAEE, ovvero i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, come climatizzatori, piccoli e grandi elettrodomestici, TV, monitor e sorgenti luminose. Il Decreto MASE stabilisce che i negozi di elettronica debbano assicurare il ritiro gratuito del prodotto usato, in caso di acquisto di un prodotto equivalente. Non solo: i negozi di grandi dimensioni, ovvero con una superficie di oltre 400 metri quadrati, saranno obbligati a ritirare i RAEE di piccolissime dimensioni anche nel caso in cui non vengano effettuati acquisti.
Come si riciclano i RAEE
La gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici è un aspetto fondamentale da curare per garantire la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale. I RAEE possono essere trasformati in nuove opportunità, valorizzandone anche le frazioni più specifiche, come gli scarti in plastica, purché il loro smaltimento venga effettuato in modo corretto. In quest’ottica Haiki+ fornisce servizi di consulenza ambientale personalizzati, che coniugano le esigenze specifiche di ciascun cliente con la normativa vigente, offrendo una gestione a 360 gradi: dalla raccolta al trasporto, dal controllo e pesatura allo stoccaggio, fino alla lavorazione attraverso tecniche avanzate, che permettono di smontare, separare e trattare le componenti in modo da massimizzare il recupero di risorse da reinserire nel ciclo produttivo.
La Diga foranea di Genova
Il Decreto Ambiente, infine, affronta la questione della realizzazione della Diga foranea di Genova e dei correlati interventi, disciplinando la gestione dei rifiuti e materiali derivanti da quest’opera, che rappresenta il più grande intervento di sempre per il potenziamento della portualità italiana e che renderà il capoluogo ligure un centro di gravità per le grandi navi e un grande hub logistico per il commercio in Europa. Si prevede quindi che il Sindaco, quale Commissario Straordinario, adotti tempestivamente un piano di gestione che riduca il conferimento in discarica e promuova politiche di sostenibilità ed economia circolare, anche incentivando le operazioni di recupero dei rifiuti e di riutilizzo dei materiali di prossimità.