Lo strumento prevede l’addio al cartaceo con la digitalizzazione dei documenti sulla gestione dei rifiuti
(di Elena Colombo)Nel contesto della Strategia nazionale per l’economia circolare, è entrato in vigore il RENTRI, acronimo del Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti, ovvero un sistema informativo di tracciabilità dei rifiuti gestito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE). Il RENTRI − entrato in vigore a dicembre 2024 secondo quanto stabilito dal Decreto RENTRI, che detta le tempistiche e le modalità con cui le imprese dovranno adeguarsi al nuovo sistema di tracciabilità − sostituisce i tradizionali registri cartacei, con l’obiettivo di rendere più efficiente e costante la trasmissione dei dati riguardanti la produzione, il trasporto e il trattamento dei rifiuti.
Tra transizione ecologica e digitale
Il RENTRI rappresenta un passo importante verso una maggiore trasparenza e sostenibilità nella gestione dei rifiuti. Il nuovo sistema digitale prevede di acquisire e monitorare i dati ambientali, rendendoli fruibili non solo per le attività di vigilanza e controllo, ma anche per le politiche ambientali adottate dal Ministero. Il RENTRI mette a disposizione della pubblica amministrazione un flusso costante di dati e informazioni sulla movimentazione dei rifiuti e sostiene le autorità di controllo nella prevenzione e nel contrasto della gestione illecita di questi ultimi. Tramite il registro digitale, le aziende potranno generare report dettagliati e mantenere le conformità con le normative ambientali vigenti.
Lo strumento consente inoltre di snellire le procedure previste per le imprese e di ridurre i tempi di trasmissione dei dati. È articolato in due sezioni: una anagrafica, che comprende i dati dei soggetti iscritti e delle informazioni relative alle specifiche autorizzazioni; una di tracciabilità, che include i dati ambientali relativi agli adempimenti sui registri di carico e scarico e i dati afferenti ai percorsi dei mezzi di trasporto ove previsto.
Chi deve iscriversi al RENTRI
L’introduzione di un modello di gestione digitale rappresenta un’opportunità per le aziende e per l’Italia per una gestione dei rifiuti più responsabile e trasparente. Sono tenuti a iscriversi al nuovo registro di tracciabilità, tramite l’accreditamento alla piattaforma telematica per il conferimento dei dati, i soggetti che rientrano in specifiche categorie operanti nel settore dei rifiuti, tra cui produttori di rifiuti pericolosi, aziende di trattamento e smaltimento rifiuti, trasportatori di rifiuti.
Tali aziende devono effettuare l’iscrizione entro le scadenze previste dal decreto, aggiornare i propri sistemi informativi per conformarsi ai nuovi obblighi, formare il proprio personale sull’utilizzo del sistema digitale e infine assicurarsi di compilare in modo corretto il registro di carico e scarico e i documenti di trasporto digitali. La prima scadenza prevista dal decreto è il 13 febbraio 2025, data entro la quale dovranno iscriversi al RENTRI circa 70 mila operatori, rientranti in queste categorie quali: impianti di recupero e smaltimento di rifiuti; trasportatori e intermediari di rifiuti; imprese con più di 50 dipendenti che producono rifiuti pericolosi oppure rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, artigianali e dal trattamento di rifiuti, acque e fumi.
A partire dal 13 febbraio, questi soggetti dovranno tenere i registri di carico e scarico secondo il nuovo modello digitale, utilizzando i propri sistemi gestionali o i servizi di supporto messi a disposizione dal RENTRI.