RAEE, la raccolta del primo semestre 2025 e le buone pratiche per smaltirli

La gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici è un aspetto cruciale per la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale 


Nel corso del primo semestre 2025, Ecolamp ha gestito in tutta Italia 1.519 tonnellate di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). In particolare, sono state avviate a riciclo 930 tonnellate di piccoli elettrodomestici, apparecchi di elettronica di consumo, illuminazione e pannelli fotovoltaici a fine vita (raggruppamento R4), mentre le sorgenti luminose esauste (raggruppamento R5) hanno raggiunto quota 588 tonnellate. 

L’andamento complessivo evidenzia una sostanziale stabilità rispetto al 2024, con un calo fisiologico delle sorgenti luminose, compensato da un significativo incremento del raggruppamento R4, cresciuto del 16 per cento. Importante novità è l’ampliamento dell’attività del Consorzio, che dal 2025 gestisce tutte le tipologie di RAEE, inclusi i raggruppamenti R1, R2 e R3, contribuendo così a una gestione più completa e integrata. 

L’incremento maggiore si registra proprio sul fronte del raggruppamento R4, grazie ai servizi dedicati all’utenza professionale. In questo contesto, il canale “ExtraVoltaico” ha raccolto 150 tonnellate di RAEE, con una crescita del 5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche la distribuzione territoriale conferma il ruolo attivo delle regioni del Nord: la Lombardia mantiene il primato con 134 tonnellate, seguita dal Veneto con 63 e dall’Emilia-Romagna con 62. Tra le regioni del Sud spicca la Campania, con 34 tonnellate raccolte. 

“I dati positivi della raccolta Ecolamp nel primo semestre del 2025 rafforzano la convinzione del Consorzio che l’offerta di una gamma di servizi caratterizzati da professionalità, rapidità e trasparenza possa incidere positivamente e con efficacia su coloro che detengono rifiuti elettrici ed elettronici e desiderano smaltirli correttamente”, commenta Fabrizio D’Amico, Direttore Generale di Ecolamp. “A ciò si aggiunge l’ampliamento dell’attività di raccolta, che ora include anche i raggruppamenti R1-R3, la cui gestione è iniziata nell’ultimo trimestre di quest’anno: un passo avanti che ci permette di rispondere in modo ancora più completo alle esigenze di utenti e professionisti, contribuendo attivamente allo sviluppo dell’economia circolare.” 

Proprio in questa direzione si pone anche l’impegno di Haiki+ che presta alla raccolta e al trattamento dei RAEE particolare attenzione, grazie alla sua divisione Haiki Electrics che unisce l'esperienza di tre aziende specializzate nella raccolta, nel trattamento e nella valorizzazione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) di categoria R1, R2, R3, R4 e R5, comprendenti freddo e clima, grandi elettrodomestici, TV e monitor, piccoli elettrodomestici e sorgenti luminose. 

Il tema della raccolta dei RAEE, poi, diventa ancora più rilevante in estate, quando aumenta l’utilizzo e la sostituzione di apparecchi elettrici ed elettronici dedicati al refrigerio. Ventilatori, condizionatori portatili, mini dispositivi USB e deumidificatori sono solo alcuni esempi di RAEE stagionali che, se non gestiti in modo corretto, possono generare impatti ambientali significativi. Tutto ciò che funziona a energia elettrica ed è giunto a fine vita rientra infatti nella categoria dei RAEE e deve essere conferito nei canali dedicati. 

Per garantire un corretto smaltimento, in Italia sono attivi oltre 4.200 centri di raccolta comunali, cui i cittadini possono rivolgersi per conferire i propri apparecchi elettrici ed elettronici a fine vita. A ciò si aggiungono i servizi offerti dalla distribuzione: la modalità “1 contro 1”, che permette di consegnare gratuitamente un RAEE a fronte dell’acquisto di un nuovo prodotto equivalente, e la modalità “1 contro 0”, che consente di lasciare gratuitamente i piccoli RAEE presso i punti vendita superiori a 400 m² senza obbligo di acquisto. 

Un aspetto importante riguarda anche la qualità dei prodotti acquistati. I dispositivi portatili spesso hanno una vita utile breve e sono progettati per durare solo una stagione, aumentando così il volume dei rifiuti generati. Scegliere apparecchi di qualità, più duraturi e a basso consumo energetico, rappresenta una strategia efficace per ridurre l’impatto ambientale e i costi a lungo termine. 

Infine, è fondamentale ricordare che i RAEE non devono essere smontati prima del conferimento, poiché vietato dalla normativa. Se ancora funzionanti, invece, possono essere donati a scuole, associazioni o enti del terzo settore, prolungandone il ciclo di vita e riducendo la produzione di rifiuti. 

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