Il Parlamento ha implementato la procedura per il ritiro dei dispositivi elettrici ed elettronici usati da parte dei marketplace come Amazon.
(di Maria Carla Rota)Chi compra online un elettrodomestico oppure un device elettronico, come computer, smartphone o tablet, ha diritto al ritiro dell’usato da parte dello store: lo ha stabilito il recente Decreto Infrazioni, compiendo un passo importante per spingere al corretto riciclo dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), al recupero delle materie prime e, complessivamente, al potenziamento dell’economia circolare del nostro Sistema Paese.
Raccolta RAEE in Italia: a che punto siamo
In Italia la vendita di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) via web è in continuo aumento: il valore degli acquisti nel 2024 è pari a 9,04 miliardi di euro (+16,05% rispetto al 2021), senza contare che questa è la quinta categoria più comprata online. Per quanto riguarda la raccolta di questa tipologia di rifiuti, però, le notizie non sono buone.
Nel 2023 sono state quasi 511.000 le tonnellate di RAEE gestite dagli impianti nazionali, pari a solo il 30,24% dell'immesso nel mercato negli ultimi tre anni. Di fatto, secondo il Centro di Coordinamento RAEE, si è registrato un tasso di raccolta in calo del 4,6% rispetto al 2022: un trend negativo in corso da un paio d’anni, che allontana l’Italia dal target europeo del 65%.
A proposito di Unione Europea, qui nel giro di dieci anni la raccolta di RAEE è passata da 3 milioni di tonnellate nel 2012 a 5 milioni di tonnellate nel 2022 (+67,9%, secondo Eurostat), con un tasso medio di raccolta del 40,1%.
Le novità per i RAEE nella normativa
A livello europeo la direttiva di riferimento per la raccolta RAEE è la 2012/19/UE: in Italia è stata recepita attraverso il D.lgs. n. 49/2014 e modificata dal D.lgs. n. 118/2020. A novembre 2024, poi, il Decreto Infrazioni (n.166/2024), detto anche DL Salva Infrazioni, ha introdotto un importante tassello, estendendo la pratica del ritiro gratuito dei RAEE, anche di piccolissime dimensioni, ai distributori online. Inoltre il decreto istituisce il meccanismo della Responsabilità Estesa del Produttore (EPR, Extended Producer Responsibility) per il commercio elettronico. In particolare, prevede che i produttori che immettono sul mercato nazionale prodotti mediante marketplace sottoscrivano accordi di gestione con tali piattaforme e istituiscano una sezione dedicata nel Registro nazionale produttori.
In pratica i privati cittadini che comprano un elettrodomestico o un device elettronico possono conferire lo scarto presso le isole ecologiche comunali oppure consegnarlo al negozio, dove è avvenuto l’acquisto, secondo la pratica del cosiddetto ritiro uno contro uno. In caso di shopping online, si può restituire il RAEE equivalente contestualmente alla consegna del nuovo prodotto. Viene inoltre introdotta la possibilità di utilizzare un servizio di ritiro programmato dei RAEE.
Perché è importante la raccolta dei RAEE
Lo smaltimento errato dei RAEE è causa dell’emissione di notevoli quantità di gas serra, oltre al rischio di dispersione dei rifiuti nell’ambiente e di contaminazione del suolo, senza contare che le sostanze rilasciate sono tossiche anche per la salute umana.
Per tutti questi motivi è essenziale che la raccolta e il trattamento dei RAEE vengano effettuati secondo la normativa da aziende esperte, come Haiki+, che, grazie alle sue strutture, alla tecnologia all’avanguardia e al personale specializzato, è in grado di gestire il processo di smaltimento RAEE a 360 gradi, valorizzando anche le frazioni più specifiche degli scarti. Inoltre, con la recente acquisizione di 5 nuovi impianti Raee nel Centro Nord Italia per 4,15 milioni di euro, l’azienda “prosegue il suo percorso di sviluppo nell'economia circolare, incrementando la sua presenza sul territorio e la capacità di intercettare volumi aggiuntivi di rifiuti.