I risultati della IV edizione dell’Osservatorio Clean Technology 2025, promosso da Innovatec e Haiki+, in collaborazione con Eumetra
I risultati della IV edizione dell’Osservatorio Clean Technology 2025, promosso da Innovatec, Haiki+ e Eumetra
Il 2025 conferma una tendenza sempre più solida: la sostenibilità è entrata nel cuore delle strategie aziendali italiane. A dirlo è la quarta edizione dell’Osservatorio Clean Technology, realizzato da Eumetra per Haiki+ e Innovatec, che ha analizzato l’approccio alla transizione ecologica di 400 PMI e grandi imprese italiane. I dati parlano chiaro: 7 imprese su 10 hanno investito in sostenibilità ambientale nel 2025, una crescita costante rispetto agli anni precedenti.
Il focus sugli investimenti in economia circolare rappresenta uno dei dati più significativi emersi dall’indagine: se nel 2023 investiva in questo ambito solo il 16% delle imprese, nel 2025 la quota è salita al 27%. Le soluzioni più adottate includono il riciclo degli scarti di produzione (82%) e l’uso di materiali riciclati (77%), a dimostrazione di un cambio di paradigma produttivo sempre più maturo.
Oltre a essere una scelta etica, la sostenibilità si conferma una leva concreta di crescita economica:
Il 55% delle aziende ha già ottenuto vantaggi tangibili in termini di competitività ed efficienza;
Il 77% prevede ulteriori benefici economici grazie agli investimenti green;
Il 20% ha migliorato l’accesso al credito e il 60% ha registrato un miglioramento della reputazione aziendale.
L'efficienza energetica resta il primo ambito di intervento, con il 65% delle imprese che ha avviato progetti in questo settore nel 2025, ma è l’integrazione della sostenibilità nei processi aziendali a fare la differenza.
Nonostante l’impegno crescente, molte aziende si trovano ancora a fronteggiare ostacoli strutturali:
Solo il 16% delle piccole imprese e il 35% delle medie-grandi ha definito un piano strategico formale per la sostenibilità;
Il 54% delle imprese non ha presentato domanda per i fondi del PNRR perché i progetti non rientravano nelle aree prioritarie;
Appena il 4% è riuscito a ottenere i finanziamenti.
La burocrazia complessa e la mancanza di una politica industriale nazionale chiara e coerente emergono come i principali freni alla transizione sostenibile. E se nel 2023 quasi la metà delle imprese lamentava carenze di competenze interne, nel 2025 il dato è migliorato, ma ancora una su quattro segnala questa criticità.
“La sostenibilità non è più un’opzione: è parte integrante della strategia di crescita”, ha dichiarato Elio Catania, Presidente di Haiki+, commentando i risultati dell’Osservatorio. “Ora è fondamentale strutturare le strategie interne e attuare una politica industriale nazionale efficace e snella, capace di accompagnare le imprese lungo il percorso della transizione ecologica”, ha aggiunto Giovanni Rosti, CEO di Haiki+.
L’Osservatorio Clean Technology 2025 restituisce l’immagine di un sistema imprenditoriale italiano determinato a investire nel futuro, ma che chiede strumenti migliori, norme più semplici e un quadro strategico più definito per poter esprimere tutto il suo potenziale. La transizione ecologica è in corso: ora serve il supporto giusto per farla diventare una leva strutturale della crescita economica del Paese.